Home Cronaca Attualità Agente morto: un euro alla vedova per ogni pizza venduta

Agente morto: un euro alla vedova per ogni pizza venduta

Quando la crisi non inaridisce i cuori!

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Il cuore grande dei napoletani non si smentisce mai, ed anche in un momento di assoluta crisi che affligge il settore pizzerie, bar e ristoranti, la sensibilità ha superato la necessità, e così, il pizzaiolo Luciano Sorbillo, con le associazioni “Gruppo La Piccola Napoli” e “Pizzaioli in giro per il Mondo” hanno deciso, che da lunedì 4 maggio, e fino all’11 maggio, per ogni pizza venduta un euro verrà destinato alla vedova dell’agente scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella, ucciso lunedì scorso nell’adempimento del proprio dovere.

“Questo è quello che in silenzio fanno alcune categorie non garantite dallo Stato”, ha commentato Luciano Sorbillo. Le donazioni verranno versate su un conto corrente intestato alla vedova di Apicella.

È da ricordare che numerosi appelli sono stati lanciati dalle due associazioni che contano migliaia di iscritti (e di maestri internazionalmente riconosciuti), al governatore De Luca ed al Governo, affinché un comparto così importante dell’economia campana possa ‘resistere’ alla crisi da covid-19, che ha messo in ginocchio anche le realtà più solide.

Tra l’altro, fino a ieri, a pizzerie, bar e ristoranti era stato accordato solo il ‘delivery‘, ovvero la consegna a domicilio, non senza che fossero garantite però, rigorose regole da seguire, altrimenti neanche quello sarebbe stato possibile. Solo dal 2 maggio, grazie ad un incontro con la task force ed i rappresentanti delle Camere di Commercio, la Regione Campania ha dato l’atteso SI all’asporto.

Chiaramente sono state previste regole per garantire che non si formassero assembramenti e così:

  • il servizio viene svolto sulla base di prenotazioni telefoniche o online;
  • il banco vendita sarò posto all’ingresso dell’esercizio commerciale;
  • i gestori sono responsabili del distanziamento sociale e anche di quello di eventuali riders per il delivery;
  • è assolutamente obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti;
  • il mancato rispetto delle norme comporterà la chiusura per una settimana del locale.

Dal 4 maggio avrà dunque inizio la Fase 2, e tutti auspicano che presto si ritorni alla “normalità“, cosa che chiaramente non potrà accadere nella famiglia Apicella, a cui andrà un sostegno non solo spirituale, grazie all’iniziativa dei pizzaioli napoletani.

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