Nel quartiere Sanità di Napoli, a due passi dal cimitero delle Fontanelle, esiste un basso rimasto chiuso per molti anni, che introduce all’Antica Napoli del sottosuolo. La porta si apre, ed il padrone di casa, don Vincenzo Galiero, fabbro del quartiere, accompagna i visitatori curiosi in…Acquaquiglia del Pozzaro, vale a dire un ambiente tufaceo sotterraneo, probabilmente scavato dai tagliamonte nel’600.
Lungo il percorso troviamo esposti antichi strumenti di lavoro, sculture, riggiole e tant’altro, tutti oggetti rinvenuti durante la fase di scavo. Ma la vera suggestione, parte nel momento in cui il signor Galiero incomincia la narrazione della storia del munaciello, ossia dello spiritello dispettoso che vestito da Monaco entrava nelle case e ne spaventava gli abitanti, oppure lasciava loro del denaro. Ma questa figura della tradizione napoletana, va identificata anche con i pozzari, ossia professionisti di piccola statura che si occupavano di alimentare l’acqua dei pozzi per le abitazioni, avendo di conseguenza libero accesso nelle case in qualsiasi momento. Abitazioni presso cui maliziosamente entravano quando le donne di casa erano sole, portando loro “conforto“.
In una Napoli dalla storia millenaria, in cui il sottosuolo ha convissuto con la parte in superficie della città, l’Acquaquilia del Pozzaro rappresenta un ennesimo luogo magico e misterioso, dove la leggenda si alterna a narrazioni tra sacro e profano.