Ricordate una celebre canzone di Alan Sorrenti? Il brano è “figli delle stelle”, fatta nel lontano 1977. Le parole del testo sono singolari, seppur pervase da una grande vena poetica: “Noi siamo figli delle stelle, figli della notte che ci gira intorno. Noi siamo figli delle stelle, non ci fermeremo mai, per niente al mondo. Noi siamo figli delle stelle, senza storia, senza età, eroi di un sogno..”, e così via.

Da sempre l’uomo si interroga sulle sue origini e ne rimane affascinato, al di là dei punti di incontro tra scienza e fede religiosa. Fa parte della sua natura interrogarsi continuamente sulle sue origini e sulla morte. Già gli antichi Egizi a torto o a ragione avevano una loro ben definita spiritualità e credevano che dopo la morte ci fosse un’altra vita. Proprio per questo mummificavano, mediante particolari tecniche i corpi dei faraoni, e posizionavano oggetti di uso quotidiano, come vasi e suppellettili varie, accanto ai sarcofaghi contenenti i defunti ormai mummificati.

L’uomo si è sempre interrogato sulle sue origini extraterrestri ed attualmente alcuni scienziati hanno addirittura dato una spiegazione tecnica che lo dimostrerebbe.

Siamo figli delle stelle provenienti da altre galassie. Il corpo umano sarebbe composto da polvere di stelle. Un noto team di astrofisici ha scoperto che almeno la metà del nostro corpo ha sicuramente un’origine cosmica. Il predetto team di una nota università dell’Illinois (Stati Uniti d’America) ha in effetti scoperto che la materia della nostra galassia è fatta da elementi della stessa e da moltissimi atomi che provengono da altre galassie. Questa materia consiste in un pulviscolo stellare prodotto da esplosioni di vecchie stelle che riempie l’universo.

Bisogna precisare che una supernova sprigiona miliardi di tonnellate di atomi spediti nelle galassie vicine sotto l’aspetto di nubi che viaggiano a varie centinaia di chilometri al secondo. Questo trasferimento di atomi sarebbe possibile grazie a raffiche di vento causate da esplosioni di supernova. Anche la nostra galassia assorbe annualmente una buona dose di queste polveri. La parte del leone in questo processo la fa la supernova, che consiste in una vera e propria esplosione stellare molto più energica di quella di una nova. In genere una supernova è molto luminosa ed emette delle radiazioni che in periodi brevi possono anche superare quelle di una sola galassia.

Sarebbe quindi plausibile, per gli scienziati, che anche la vita sulla terra sia stata una conseguenza di questi eventi cosmici.

La ricerca continua naturalmente e si spera che in un prossimo futuro possa pervenire anche ad altri positivi risultati nell’interesse dell’umanità.

 

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