L’origine della cultura del bere vino

In questi giorni, nella zona di Tell el-Burak, situata a 10 chilometri dalla città costiera libanese di Sidone, gli archeologi dell’Università americana di Beirut hanno rinvenuto i resti davvero ben conservati di un torchio che veniva utilizzato almeno dal VII secolo a.C.

Insieme a quello che viene definito “il più antico torchio al mondo”, sono stati ritrovati anche un gran numero di semi, che sembrano avvalorare come l’uva veniva trasportata dai vigneti vicini e schiacciata calpestandola i piedi in una grande vasca di gesso, che riusciva a contenere qualcosa come 1.200 litri di succo crudo.

La scoperta non solo getta una nuova luce sulla grande produzione di vino prodotto dai Fenici – che, tra le altre cose, hanno avuto il merito di aver introdotto la cultura del bere vino in tutta l’area oggi corrispondente all’antico Mediterraneo – ma permette anche di comprendere anche come veniva realizzato tale “processo”, grazie alle anfore per la fermentazione, l’invecchiamento e il trasporto, recuperate ben conservate dentro la cantina dove è stato scoperto il torchio.

Oltre ad aver diffuso non solo la vinificazione e la coltura dell’olio di oliva in tutto l’antico Mediterraneo, ai Fenici vanno riconosciute notevoli innovazioni come i primi sistemi alfabetici e la fabbricazione del vetro.

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