L’antico teatro romano di Ercolano, progettato dall’architetto Publio Numisio e finanziato da Lucio Annio Mammiano Rufo, sepolto dall’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C., riapre alle visite guidate nel percorso sotterraneo dell’omonimo Parco Archeologico. Dopo il blocco legato alla pandemia, i visitatori potranno di nuovo avventurarsi nelle oscure profondità dei suggestivi cunicoli sotterranei. Tra i primi siti vesuviani che furono esplorati, venne riscoperto per un puro caso nel 1710.  Ad individuarlo fu un contadino, Ambrogio Nocerino che, mentre scavava un pozzo per il suo orto, ritrovò pregiati pezzi di marmo e diversi reperti antichi. Nella Seconda Guerra Mondiale, fu usato come rifugio antiaereo, garantendo la sopravvivenza della comunità locale dato che, dall’epoca della sua costruzione, poteva contenere un numero pari a duemila cinquecento individui.

FONTEgrandenapoli.it
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