Frank Castle.
Un capitano dei Marines pluridecorato che ha preso parte a numerose missioni per la difesa del suo paese, finendo per sporcarsi le mani con tanto di quel sangue che, alla fine, ha iniziato a prenderci gusto mostrando, quando è ritornato alla vita da civile, grandi difficoltà a riambientarsi all’ambiente familiare: quando la Malavita ha massacrato sua moglie e i suoi due figli, rei di aver assistito a un regolamento dei conti, lasciando lui ancora vivo, non ha fatto altro che togliergli l’unica cosa che lo legava alla normalità, spingendolo ad abbracciare la strada della totale autodistruzione, attraverso una sanguinosa lotta solitaria alla criminalità, che agli occhi degli eroi più “tradizionali” lo ha reso non diverso da coloro che uccide.
Ma come è scattata la molla che lo ha portato a diventare il Punitore?
E quale ruolo ha avuto il sistema giudiziario americano, nella creazione di una tale “macchina per uccidere”?
Gli scrittori inglesi Dan Abnett & Andy Lanning, noti per aver rilanciato il lato cosmico della Marvel e i Nuovi Mutanti, coadiuvati dai disegni dal duo Dale Eaglesham & Scott Koblish, ne mostrano le origini, in una storia dal ritmo rocambolesco e sincopato, degno di un film di Martin Scorsese.
Ritrovato da un giornalista del Daily Bugle ubriaco, e trasportato in ospedale dopo aver quasi ucciso i poliziotti e i medici che lo hanno soccorso, Frank assiste, nella più assoluta impotenza, all’incapacità dell’ordine costituito di incarcerare gli assassini dei suoi cari e, dopo aver ucciso i sicari che gli sono stati mandati contro, li elimina durante una riunione, dalla quali riuscirà a sopravvivere solo uno di loro destinato, in futuro, a diventare Mosaico, tra i suoi peggiori avversari; ma ciò che colpisce, come un pugno nello stomaco, è la messa a nudo di come il sistema legislativo degli Stati Uniti sia diventato talmente corrotto da essere incapace di garantire la sicurezza ai suoi cittadini e di condannare i criminali.
Punisher – Anno Uno: Quando a pagare per gli errori della società è il singolo