Estremamente chiaro e semplice il messaggio di Papa Francesco nella Messa crismale del Giovedì Santo, dove ha sottolineato che il Signore ascolta tutti, e ci da sempre ciò che chiediamo, ma nel suo modo divino.
Inoltre ha spiegato che la croce non è un atto di masochismo e non si negozia, rammentando che tra le croci ci sono anche i disagi che patisce la Sacra Famiglia al pari di tante che devono andare in esilio dalla propria patria.
Rivolgendosi poi ai sacerdoti ha detto che il maligno vuole scandalizzare, in questa che è l’epoca degli scandali e che Gesù nel fare il bene per la gente non ha mai dato peso a legalismi e moralismi. Il Messia non si è mai curato di discussioni e controversie per liberare i prigionieri e guarire i malati e dare la vista ai ciechi, mentre chi vedeva guardava dall’altra parte; senza contare la sua stessa predicazione che rappresenta di per sé uno scandalo per l’epoca, mentre oggi occuperebbe la terza pagina di un giornale di provincia.
Con rammarico il Pontefice ha anche detto che non ci scandalizziamo quando il Vangelo non riceve la sua efficacia dalle parole, bensì dalla forza della Croce.