L’incendio avvenuto due notti fa per “festeggiare” Sant’Antonio, da parte di un gruppo di ragazzini, non ha fatto altro che confermare come l’intera zona di Piazza Mercato sia ormai abbandonata a sé stessa da fin troppo tempo. Il fuoco, posizionato al centro della Piazza, ha visto bruciare alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti, mentre un altro sito sulla facciata laterale della monumentale chiesa di Sant’Eligio ha bruciato e danneggiato le pareti in tufo della chiesa angioina. Da tempo i negozianti e il Comitato Portosalvo – impegnato per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico monumentale della city – chiedono che la Prefettura realizzi un sistema di videosorveglianza. Se fosse stato operativo, impedire l’annerimento di Sant’Eligio sarebbe stato fattibile, insieme a un maggiore controllo della via pedonale, che rischiava di diventare una “trappola mortale” per chi vi transitava.

Ormai è necessario un tavolo permanente per “piazza mercato e dintorni“, in quanto presidiare il territorio per tutelare le attività rimane l’ultima mossa per il recupero della legalità. In più, l’increscioso episodio ai danni della bellissima chiesa di Sant’Eligio al Mercato dovrebbe spingere le autorità preposte ad adottare misure di sicurezza molto più adeguate alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio chiesastico napoletano da anni soggetto a sfregi di ogni genere senza rimedio.

FONTEansa.it
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