Posizionato in corrispondenza della chiesa di Sant’Angelo a Segno e Vicolo San Paolo, è collocato un maniero dall’elevato prestigio. Dotato di quattro portici in piperno e di un portale ogivale, dove si stagliano, in ricordo di un passato secolare, gli stemmi angioini a giglio. Originariamente, Palazzo d’Angiò era composto da due distinti fabbricati, i cui proprietari erano Tommaso de Porta e Ade de Dussiaco. In seguito, fu donato a Filippo di Valois – fratello di Roberto d’Angiò e figlio di Carlo II – nel 1295, che lo fece convertire in un singolo maniero, rimanendovi fino al 1302, per poi andare a vivere nel palazzo di Castelnuovo, che gli era stato destinato dal padre. Ereditato dal figlio Luigi, entrò a far parte delle proprietà dei principi di Tursi, che vi aggiunsero finestre e balconi in puro stile barocco, oltre ai celebri archi di sostegno per i massicci porticati, esistenti ancora al giorno d’oggi.

FONTEgrandenapoli.it
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