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O.V.I. recupera 100 tonnellate di platica nell’Oceano

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O.V.I. recupera 100 tonnellate di platica nell’Oceano

“Sono così orgogliosa del nostro duro gruppo di lavoro. Abbiamo superato il nostro obiettivo di catturare più di 100 tonnellate di materie plastiche di consumo tossiche e reti fantasma abbandonate e, in questi tempi difficili, stiamo continuando a contribuire a ripristinare la salute del nostro oceano, che influenza la nostra salute e la salute del pianeta.”

A pronunciare queste preziose parole è Mary Crowley, fondatrice e direttrice del gruppo Ocean Voyages Institute che, nella sua ultima spedizione, durata all’incirca 48 giorni, è riuscita nell’obiettivo di recuperare 103 tonnellate di plastica e reti da pesca dall’oceano.

L’importante operazione, che ha permesso di “rigenerare” l’intera zona del Great Pacific Garbage Patch – noto come un immenso accumulo di spazzatura galleggiante, situato dalle parti dell’Oceano Pacifico – è avvenuta nelle vicinanze del porto di Honolulu, grazie a metodi efficaci e innovativi nella rimozione di materie plastiche dalle profondità oceaniche.

“Gli oceani non possono aspettare che queste reti e detriti si rompano in microplastiche che compromettono la capacità dell’oceano di immagazzinare carbonio e rendere tossica la fragile rete alimentare oceanica”.

Prosegue la Crowley, che si prepara ad utilizzare localizzatori satellitari GPS e attrezzature nautiche collaudate appositamente per continuare nel suo obiettivo di continuare a ripulire gli abissi oceanici attraverso l’impiego di 3-4 imbarcazioni per riuscire a caricare sempre maggiori quantità di detriti.