Sono passati due anni dalle indagini iniziate dagli scienziati dell’Università di Brighton per scoprire le origini degli imponenti megaliti di Stonehenge, le cui pietre formano questo maestoso monumento dell’Inghilterra; ora i loro sforzi potrebbero aver svelato uno dei misteri rimasti a lungo irrisolti su di loro.

Dai loro studi, è emerso che la maggior parte delle grandi pietre che fanno parte dell’iconico cerchio principale e il ferro di cavallo interno del monumento sembrano provenire dalla zona di West Woods, ai margini del Marlborough Downs, nel Wiltshire, a circa 24 km in direzione nord.

“Archeologi e geologi discutono sull’origine delle pietre di Stonehenge da più di quattro secoli. Questi nuovi dati significativi aiuteranno a spiegare meglio come è stato costruito il monumento e, forse, offriranno spunti sulle rotte attraverso le quali furono trasportate le pietre di 20-30 tonnellate” dice il professor David Nash, docente di geografia fisica a capo di tale ricerca.

Finora, si sapeva solamente che 42 delle pietre più piccole di Stonehenge furono prelevate dalle colline Preseli nel Pembrokeshire, nel Galles occidentale, di cui si conoscono anche le posizioni delle cave e come furono estratte le suddette pietre.

Grazie agli studi effettuati con uno spettrometro a raggi X portatile, ora si sa che 50 delle 52 pietre grandi del sito condividono una struttura chimica simile e provengono da un’area comune della Gran Bretagna meridionale, ovvero dall’area di West Woods.

Gli unici misteri rimasti da risolvere, ormai, riguardano l’individuazione dei punti di estrazione delle pietre presenti a West Woods e da dove sono giunte le uniche due pietre grandi che non provengono da tale area.

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