“La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata!” Tra gli aforismi più incisivi sulla violenza delle donne William Shakespeare, scrisse quanto di più veritiero e imponente si potesse dire rispetto all’importanza della donna.

Troppe però le storie che siamo stati costretti ad ascoltare, a guardare attraverso il telegiornale e a leggere sui social, riguardo a donne maltrattate, picchiate senza un minimo di ritegno, donne uccise da chi non conosce l’amore verso gli altri ma anche verso sé stesso, perché un gesto così, oltre a togliere la vita ad una persona, rende colui che agisce, un uomo privo di coscienza personale e di umanità.

L’emergenza Covid-19 e la quarantena che ci ha visti per mesi costretti a restar chiusi in casa, ha fatto esplodere molti episodi di violenza sulle donne e l’Università Sapienza di Roma si è mobilitata nell’organizzare un corso di formazione che partirà a fine giugno: Culture contro la violenza di genere: un approccio transdisciplinare.

Grazie alla collaborazione di più facoltà dell’Ateneo, dai dati lanciati dal DiRe, associazione che riunisce 80 centri antiviolenza e le Case della donna di tutta Italia, tra il 2 marzo e il 3 maggio, al novero 5.939 donne, di queste 1.815 erano contatti nuovi, donne bisognose di aiuto.

Quanto la quarantena ha accentuato nel nostro Paese, la violenza sulle donne?

Il lockdown ha aggravato la situazione, e non solo delle donne, ma anche di omossessuali e di tutte le minoranze d’identità.

Il corso messo a disposizione, permette a chi decide di prenderne parte, di accedere con il diploma di scuola secondaria superiore o un altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto equivalente e ha durata di 3 mesi.

A disposizione degli allievi ci saranno docenti di scienze sociali, politiche, mediche, giuridiche, psicologiche e umanistiche, provenienti dall’accademia e della società civile, grazie ai quali, gli allievi si approcceranno ad un vasto e ricco ventaglio di argomentazioni che spazieranno da una materia all’altra, ottenendo così una comprensione critica sul fenomeno della violenza di genere nelle sue varie forme.

La Facoltà di Medicina e Odontoiatria insieme a Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione, hanno rappresentato le università trainanti, a cui si sono unite Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Psicologia.

Il percorso sarà diviso in 4 moduli didattici:1) La violenza di genere, 2) Le attività di sostengo a favore delle vittime di violenza, 3) I meccanismi di prevenzione, 4) Le azioni di contrasto. Iscriversi è semplice, basta inviare un email all’indirizzo: corsoformazionesapienza.ccvig@uniroma1.it entro e non oltre il 21 giugno alle ore 12.

Con la speranza che questo corso possa essere di grande aiuto per tutti, invitiamo i lettori ad affrettarsi ed inviare quanto prima la domanda di partecipazione per immergersi in questo viaggio all’insegna della conoscenza approfondita di un tema così importante.

La donna deve essere rispettata, amata e gratificata ogni giorno, perché come tutti i fiori colorati e delicati, prendersene cura è un dovere morale e sociale.

FONTEadnkronos.com
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Dott.ssa Marianna Amendola, laureata in Scienze della comunicazione presso l’universita Suororsola Benincasa. Iscritta attualmente al corso magistrale di comunicazione pubblica politica e sociale presso l’università Federico secondo. Insegnante e tecnico societario iscritta all'albo degli istruttori di ginnastica ritmica presso la FGI.