Montague Ullman

E’ possibile, quando siamo addormentati, quando le nostre menti coscienti non filtrano più impressioni e sentimenti, apparentemente sconnessi ed estranei, percepire messaggi extrasensoriali? Questa domanda ossessionava lo psichiatra Montague Ullman, presidente della Società Americana per la Ricerca Psichica, da quando aveva incominciato ad esercitare la sua professione a New York, negli anni ’40.

Ullman, che si è sempre interessato in particolare della relazione tra gli stati alterati di coscienza e la comunicazione extrasensoriale, era stato colpito dal fatto che, spesso, i suoi pazienti gli raccontavano sogni, che sembravano riferirsi a vicende della sua vita, che verosimilmente i pazienti non avrebbero dovuto e potuto conoscere.

Era possibile, si chiedeva Ullman, che fosse lui a mandare inconsciamente dei messaggi telepatici ai suoi pazienti, mentre dormivano e sognavano?

Nathaniel Kleitman ed Eugene Aserinsky

Nel 1953, Ullman decise di mettere alla prova la sua teoria con l’aiuto di Laura A. Dale, ed intraprese un esperimento della durata di due anni, in cui ciascuno di loro due cercava di sognare eventi vissuti o sognati dall’altro. L’esperimento non aveva una struttura ben definita, ma convinse Ullman che interveniva qualcosa più della semplice coincidenza, spingendolo verso una seria indagine sulla telepatia nel sogno. Nello stesso anno in cui lo psichiatra aveva intrapreso il suo primo tentativo di ricerca, Nathaniel Kleitman ed Eugene Aserinsky dell’Università di Chicago, annunciarono che, mentre stavano registrando le onde cerebrali di un paziente con un elettroencefalogramma, avevano scoperto il “Sonno Paradosso“, ovvero i periodi di rapidi movimenti degli occhi, (REM), che segnavano il tempo esatto in cui una persona addormentata stava sognando. Svegliato durante la fase REM, il soggetto riferiva quasi sempre che stava sognando ed era capace di descrivere il suo sogno nei particolari prima di dimenticarlo.

Forte di questa scoperta, Ullman riuscì a mettere a punto un nuovo esperimento sulla  telepatia del sogno, che prevedeva che un soggetto volontario, collegato con elettrodi ad un elettroencefalografo, si mettesse a dormire in una stanza dello stesso laboratorio. In un’altra stanza, un osservatore avrebbe aspettato il momento in cui il soggetto avesse dato segno di essere entrato nella fase del sogno, poi avrebbe telefonato ad una terza persona, a vari chilometri di distanza che avrebbe aperto una busta e si sarebbe concentrata sull’immagine bersaglio che si trovava collocata all’interno.

Sfortunatamente, il primo soggetto esaminato da Ullman, non diede segno di essere entrato nello stato di sogno, anche se riferì di aver sognato cavalli che risalivano un pendio al galoppo. Due settimane dopo, Ullman apprese che una delle immagini bersaglio, anche se non era mai stata tolta dalla busta, rappresentava una corsa di carri trainati da cavalli.

Stanley Krippner.

In un esperimento successivo, in cui Ullman fungeva da mittente, la sua mente si distrasse e si mise a pensare ad un libro su Spartaco ed il soggetto riferì di aver sognato il film “Spartaco”, durante l’esperimento. Nel 1962, Ullman ottenne i fondi necessari per allestire un vero e proprio laboratorio dei sogni, nel reparto di psichiatria del Maimonides Medical Center di Brooklyn. Fu lì che, nel 1965, con l’assistenza del dottor Stanley Krippner, intraprese la sua famosissima serie di esperimenti, dove arbitri dei test sarebbero stati tre professionisti, scelti per le loro conoscenze nel campo della parapsicologia e psicologia.

Le immagini bersaglio furono scelte per la loro intensità emotiva, la loro nitidezza, il loro colore e la loro semplicità e furono reclutati 10 soggetti, scelti per il loro atteggiamento positivo verso la ricerca parapsicologica. Dopo la fase di sogno, il mattino seguente si chiedeva al soggetto quali associazioni venissero evocate dai suoi sogni, poi dei giudici confrontavano le immagini bersaglio con ogni immagine riportata nelle trascrizioni dei sogni e classificavano ogni immagine da 1, per la maggior corrispondenza, a 12 per la minore. Molti dei risultati si dimostrarono dubbi ed alcuni non mostrarono alcuna traccia di telepatia, ma vi furono anche alcuni successi interessanti, che convinsero definitivamente Ullman della realtà della telepatia nel sogno.

La notte mistica del pittore Millard Sheets

Quando, ad esempio, un mittente si era concentrato su una riproduzione del dipinto di Millard Sheets, chiamato “La Notte Mistica”, (vedi immagine in basso), che raffigura un gruppo di donne nell’atto di compiere un rituale notturno tra alberi e monti verdi-azzurri, il sognatore riferì di aver sognato di trovarsi con un gruppo di persone partecipando a qualcosa, durante il primo sogno, molti monti ed alberi nel secondo sogno, un sogno tutto azzurro nel terzo sogno ed alberi, verde e campagna nel quarto sogno. Il mattino seguente, il soggetto disse di aver percepito una sorta di aspetto primitivo, qualcosa come un rito tribale nella giungla.

 

 

Dempsey e Firpo del pittore George Bellows

Quando fu la volta di utilizzare, come illustrazione, il dipinto di George Bellows, intitolato “Dempsey e Firpo”, che rappresentava un incontro di lotta al Madison Square Garden di New York, la sognatrice riferì: “Vi è come una sensazione di moto, qualche cosa che riguarda Madison Square Garden ed un incontro di pugilato“.

 

 

Il violinista verde di Marc ChagallIl Pasto del Leone di Henri Rousseau

“Il Violinista Verde” del pittore Marc Chagall, diede il seguente risultato: “Qualche cosa che ha a che fare con la musica”, mentre il quadro “Il Pasto del Leone” di Henri Rousseau, suscitò: “Vi erano due cuccioli, sembrava avessero appena lottato. Si potevano vedere le loro fauci aperte ed i loro denti”. La ricerca di Ullman, tra molti insuccessi ed inspiegabili successi, contribuì a creare l’impressione che, talune persone, riescano a ricevere messaggi telepatici durante i sogni.

Fonte articolo e foto: Fabio Giovanni Rocco, misterieprofezie.blogspot.com, gennaio 2020

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