Da un recente studio del Codacons, è stato redatto un report sull’attuale andamento dei prezzi medi del caffè nelle varie città italiane, allo scopo di verificare come il caro-bollette ne stia influenzando il valore di mercato. Il “consistente” aumento del prezzo delle bollette, insieme al rialzo dell’inflazione al 6,7% avvenuto a marzo, hanno influito negativamente su diversi beni di prima necessità, il cui costo è raddoppiato o triplicato a seconda dei casi. Tra questi, il caffè che viene consumato al bar. In circa venticinque città del nostro paese ormai viene registrato un prezzo medio superiore a 1,10 euro a tazzina. L’inflazione, dai dati acquisiti, dovrebbe comportare anche una maggiore spesa (fino a +2.674 euro annui a famiglia) provocata dalla crescita dei vari prezzi.

Basandosi sugli ultimi dati ufficiali del Mise, il prezzo record dell’espresso è a Bolzano, dove costa 1,23 euro. Al secondo posto nella classifica, con 1,20 euro, Rovigo e Ravenna, seguiti da Vicenza, Trento e Ferrara a 1,19 euro. L’aumento più alto dei listini al pubblico si registra a Pescara, dove il prezzo medio è passato da 1 euro a 1,12 euro, con un rincaro del +12%. In seconda posizione Alessandria (+11,3%, da 1,06 a 1,18 euro) e Ravenna (+9%, da 1,10 a 1,20 euro). L’unica città dove viene segnalato un decremento è Trento (da 1,22 a 1,19 euro, -2,5%).

FONTEvesuviolive.it
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