La fine del mondo e dell’Universo sono strettamente legate tra loro, ma questo non toglie che la “dipartita del primonon possa avvenire molto tempo prima. Mentre gli scienziati delle NASA lavorano per trovare il modo di difenderci da catastrofi come gli asteroidi e la mancanza di risorse, esiste una cosa dalla quale nessuno sarà mai in grado di proteggerci: la fine dell’Universo. Alcune previsioni dicono che tutto ciò che conosciamo cesserà di esistere entro ventidue miliardi di anni, ma altri studiosi sostengono che è entrato nella sua vecchiaia e gli rimangono solo tre miliardi di anni, poi tutto finirà.

Ci sono diverse teorie al riguardo del come avverrà l’inevitabile fine di entrambi:

  1. The Big Rip: La teoria più comune è che il tutto finirà per strapparsi e spezzettarsi. È stato in continua espansione fin dalla sua formazione teorizzata a quasi quattordici miliardi di anni fa, con le galassie sempre più distanti tra loro. Lo spazio potrebbe essere riempito da materia oscura, che si ritiene contrasti gli effetti gravitazionali, che diventeranno più deboli, fino a provocare un’espansione sempre più veloce e più rapida, raggiungendo la velocità della luce. Con una gravità non abbastanza forte per tenere tutto insieme, esse comincerebbero a ridursi a pezzi, seguiti poi da buchi neri e stelle, fino a quando tutto è solo particelle galleggianti tutt’intorno.
  2. Big Crunch & Big Bounce: Invece di espandersi nel nulla, alcuni ambienti ritengono che la materia oscura possa diventare più debole in termini di volume nel corso del tempo, permettendo alla forza di gravità di vincere, facendo contrarre tutto su sé stesso. Questo potrebbe richiedere migliaia di miliardi di anni, ma vorrebbe dire che le galassie cominciano a scontrarsi tra di loro, fino a causare un rapido innalzamento della temperatura. Momenti prima del Big Crunch, gli atomi finirebbero a pezzi sotto una pressione intensa prima di essere ingoiati, con la fusione che finisce in un unico grande buco nero che alla fine si consumerà. Tuttavia, alcuni ritengono che questa non sia la fine e che l’Universo possa aver attraversato questo ciclo prima. Una volta che sarà più compatto, è possibile che le particelle si scontrino tra loro, provocando un’altra volta il Big Bang, e riprendendo ad espandersi e a ripetere una teoria conosciuta come The Big Bounce.
  3. Morte di Calore: Molto simile al Big Rip è la morte di calore, altrimenti nota come il grande gelo. La teoria suggerisce che l’Universo continuerà ad espandersi, piuttosto che strapparsi a pezzi, fino a quando non ci sarà che il nulla. Diventando più grande, la materia e l’energia diventeranno uniformemente diffuse fino a quando la temperatura comincerà a declinare fino a raggiungere lo zero assoluto. Alla fine, non ci sarà abbastanza energia concentrata per creare nuove stelle, e le vecchie moriranno una ad una, rendendo il tutto nero come la pece, come se non ci fosse nulla.
  4. The Big Slurp: Una teoria più recente che è venuta alla luce è quella del Big Slurp, nata dopo la scoperta della particella di Higgs, avvenuta nel 2012, portando a pensare che l’Universo è in uno stato instabile. Se fosse vero, in miliardi di anni potrebbe arrivare oltre il bordo, tramutandosi in una bolla che inizierà ad espandersi ad un ritmo rapido, annientando ogni cosa sul suo cammino, fino ad aprire la strada per un nuovo mondo.
  5. L’Universo è eterno: Mentre la Big Bang Theory è largamente accettata, non è mai stato dimostrato che conduce ad alcune certezze sul fatto che che entrambi ci sono e sempre ci saranno. Satelliti come il Planck, sono stati inviati nello spazio per monitorare i modelli di radiazione di fondo per le quali i diversi livelli dovrebbero indicare come sia stato creato in un unico punto nel tempo. Se saremo in grado di monitorare correttamente le emissioni, gli scienziati saranno in grado di dire quando è cominciato e come o se andrà a finire.

Fonte articolo & foto: https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/fine-del-mondo-i-modi-cui-la-terra-luniverso-morire, Fabio Giovanni Rocco, 08 Aprile 2016

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