Depressione atipica, detta anche depressione sorridente, con questo nome, di recente, si è scoperto un nuovo sintomo di una delle malattie che, annualmente, miete migliaia di vite e che, quest’anno, è stato indicato come la seconda causa di morte tra le persone che se ne ritrovano affette.

Al contrario di chi ha una malattia fisica visibile, chi soffre di tale disturbo appare assolutamente “normale e felice” in apparenza ma, dentro di sé, conduce una battaglia titanica per riuscire a stare a galla, incapace di poter riconoscere cosa gli sta accadendo nel profondo.

A renderla più pericolosa è il fatto che fin da giovani ci si ritrova ad averne i sintomi, si stima che a soffrirne sia un quantitativo di popolazione tra il 15 e il 40 %, e ad esserne colpiti sono persone attive con un’inquietudine interiore profondamente radicata, che risulta difficile da sradicare, e che può essere affrontata solo con una grande fatica non solo personale, ma anche di chi vuole aiutare.

Tra i sintomi più insidiosi, il fatto di sentirsi completamente privi di qualsiasi speranza, che emergono ogni qualvolta avvenga un’esperienza negativa qualsiasi – come critiche anche banali e rifiuti più o meno gravi – alternando anche esperienze gratificanti a periodi di sonno lungo ed intermittente per non dover pensare al proprio stato.

Come primo passo per guarire bisogna, intanto, riuscire ad ammettere di soffrire del disturbo, e non lasciarsi intrappolare da esso; il secondo, invece, è ricorrere ad attività come sport, meditazione o ad attività solidali allo scopo di concentrarsi sulla propria interiorità e sulle cose importanti presenti nella vita.

FONTEdididonna.it; davemelis.tumblr.com;
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