È decisamente un’opera che ha fatto scandalo, oltre che da molti è ritenuta blasfema, la fotografia realizzata da Andres Serrano, fotografo statunitense, che ha immortalato un crocifisso immerso in un bicchiere pieno della sua urina.

L’opera si chiama “Piss Christ” e già dalla sua prima apparizione nel 1987 negli Stati Uniti, scatenò l’ira addirittura di 2 senatori repubblicani che portarono il caso in Parlamento. Ma non è mancata una sua presentazione anche in Italia al Photolux Festival di Lucca tra il novembre ed il dicembre del 2015.

La mostra fu patrocinata dal PD, tanto che il simbolo della Regione Toscana campeggiava sui volantini e sul sito della mostra internazionale di fotografia. Non dello stesso avviso furono due esponenti locali leghisti, che in una nota sottolinearono:È inammissibile che si sostengano iniziative di questo genere, dove vengono esposte opere che offendono pesantemente il cristianesimo. Un’opera che umilia Cristo e rende omaggio all’Islam. Gli esponenti leghisti annunciarono che avrebbero organizzato un presidio davanti alla sede della mostra per esprimere il loro totale dissenso, e continuarono:“Invitiamo i cittadini toscani ad unirsi a noi in questa forma di pacifica protesta che vuole difendere le nostre profonde radici cristiane”.

Secondo il direttore del festival, Enrico Stefanelli, invece, l’opera aveva pieno diritto ad essere esposta. “Lo spirito del festival – sostenne – è quello dell’equilibrio in un contesto di libertà”. “Quell’opera non è nata come un oltraggio o una contestazione del Cristo, quanto piuttosto della mercificazione delle immagini. Poi dobbiamo collocarla nel periodo storico in cui è stata realizzata, negli anni ’80”.

La cosa che stupisce è che in una stessa nazione vengano utilizzati due pesi e due misure nel momento in cui un simbolo religioso possa essere fotografato immerso nell’urina, mentre nello stesso periodo in una scuola di Firenze ad alcuni bambini fu vietata la mostra con dipinti raffiguranti il Cristo, in quanto urtavano i non cattolici.

Secondo alcuni, così come fu sospesa la mostra dei bambini, al pari non sarebbe dovuta essere esposta la “Piss Christ”.

FONTEilGiornale
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.