Il governo cinese, allo scopo di tutelare Pechino e il resto del paese dalla desertificazione e dalle tempeste di sabbia, si prepara a mettere in atto il programma Three-North Forest Belt, meglio conosciuto come il “Grande Muro Verde”. Tale opera è stata sviluppata per fungere da prima linea di difesa contro le tempeste di sabbia, e viene considerata come il più grande programma di rimboschimento al mondo, con l’obiettivo di piantare oltre 86 milioni di acri di foreste protette entro il 2050. Per decenni al centro degli sforzi ambientali della Cina, la messa a dimora di alberi è stata tra le scelte di riforestazione che sono state riesaminate alla luce delle sempre più violente tempeste di sabbia che stanno colpendo le regioni confinanti con il deserto del Gobi.

L’Obiettivo dell’intera operazione, da quello che emerge, è respingere la siccità, piantando un albero alla volta per trasformare zone aride in terreni agricoli e riuscire a combattere i problemi derivanti dalla desertificazione. Secondo gli esperti del settore, il lavoro di riforestazione cinese non solo è diventato più sofisticato nel corso degli anni, ma potrebbe fungere da esempio per gli altri Paesi; di certo la lotta è tutt’altro che finita, dato che tale operazione è destinata a diventare ancora più difficile a causa delle tempeste di sabbia sempre più gravi, combinate a temperature estremamente calde, siccità e degrado degli ecosistemi.

Fonte articolo: greatgreenwall.org

Fonte foto: pixabay.com

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